Roma, 3 settembre 2021 – Inizia oggi la quarta edizione del Festival dell’Europa solidale e del Mediterraneo a Ventotene. Ideato da Abdullahi Ahmed, presidente dell’associazione GerenAzione Ponte, l’evento ha lo scopo di coinvolgere giovani europei, migranti, rifugiati e seconde generazioni per diffondere l’importanza storica del Manifesto di Ventotene e trattare i valori fondamentali della fondazione dell’Europa.
Festival Europa Ventotene, il programma
“La lezione del Manifesto di Ventotene è valida ancora oggi: vigilate a difesa della democrazia contro le derive che mettono in pericolo la libertà”, ha dichiarato nei giorni scorsi il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Anche quest’anno il filo conduttore del Festival dell’Europa solidale e del Mediterraneo di Ventotene è “il ruolo dei giovani e nuovi cittadini europei sul futuro dell’Europa”. Seguiranno, nei prossimi tre giorni, incontri e dibattiti con più di 30 ospiti tra giornalisti ed esperti internazionali. E lo scopo sarà quello di tentare di superare razzismo e discriminazione, con l’obiettivo di promuovere una cultura europea fondata sui valori della pace e dell’accoglienza.
A dirigere il tutto sarà Abdullahi Ahmed, il creatore del Festival. Trentadue anni, è arrivato a Lampedusa nel 2008 dopo essere fuggito dalla guerra in Somalia e qui ha richiesto asilo. “Se oggi 500 milioni di abitanti in questo continente sono in grado di vivere insieme in pace ignifica che qualsiasi Paese in conflitto come la Somalia può sognare un futuro pacifico dopo 30 anni di guerra civile. Quando penso alla cooperazione internazionale, immagino il periodo in cui fu scritto il Manifesto come un potente strumento da utilizzare oggi come esempio per i giovani di altri Paesi che sognano un futuro senza conflitti”, ha dichiarato in merito al Festival. Dal 2017 la manifestazione viene realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo, il patrocinio del Comune di Ventotene e coinvolge oltre mille persone tra cittadini europei, migranti, rifugiati, giornalisti e politici. Quest’anno, per esempio, vedrà la partecipazione di persone che, grazie alle loro storie, hanno contribuito a promuovere l’integrazione tra le diverse culture.
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